NEWS! I cittadini possono acquisire in totale autonomia i certificati anagrafici attraverso il portale dell'Anagrafe Nazionale (ANPR).
Occorre accedere al sito di ANPR e selezionare "Accedi ai Servizi al Cittadino". Dopo essersi autenticati con SPID, CIE (carta d'identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi), si avrà accesso alle funzionalità della piattaforma. Possono essere richiesti i certificati di uso più comune (es. residenza, famiglia, stato libero, cittadinanza, esistenza in vita, anagrafico di nascita o di matrimonio) per sé stessi e per i membri della propria famiglia.
Il Comune rilascia attraverso l’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente) i certificati anagrafici di stato di famiglia, residenza, cittadinanza, esistenza in vita, stato civile, stato libero e altri eventualmente disponibili. I certificati sono rilasciabili qualora non ricorrano divieti di comunicazione di dati, stabiliti da speciali disposizioni di legge, e previa identificazione del richiedente. I certificati possono essere rilasciati anche nel caso in cui la persona, cui i certificati si riferiscono, risieda in un Comune diverso, sempre che l’anagrafe del Comune di residenza sia confluita nell’ANPR (anagrafe nazionale).
Le certificazioni anagrafiche hanno validità di tre mesi dalla data di rilascio.
Il Comune, previa motivata richiesta, rilascia, inoltre, certificati anagrafici attestanti situazioni anagrafiche pregresse.
I certificati anagrafici scontano, di regola, l’imposta di bollo da Euro 16,00 salvo i casi di esenzione esplicitamente consentiti dalla legge (consultare tabella dei costi sottostante).
I certificati storici che comportano ricerca d’archivio, oltre all’imposta di bollo, se dovuta, sono soggetti al pagamento dei diritti di segreteria nella misura di Euro 5,16 (o Euro 2,58 se il rilascio avviene in esenzione) per ciascun nominativo presente in certificazione.
Dal 2012, le Pubbliche Amministrazioni e i gestori di pubblici servizi devono acquisire d’ufficio tutte le informazioni inerenti il contenuto dei certificati o possono avvalersi dell’autocertificazione. I certificati, pertanto, saranno utilizzabili esclusivamente nei rapporti tra privati e dovranno riportare, pena la loro nullità, la dicitura: "Il presente certificato non può essere prodotto agli organi della Pubblica Amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi". Dal 15 settembre 2020, inoltre, anche i privati sono tenuti ad accettare le autocertificazioni, potendone, se autorizzati, richiedere il controllo del contenuto all'Amministrazione competente. La produzione di certificati, ormai, limitata ai pochi casi nei quali non è possibile ricorrere alle misure di semplificazione.
Certificati anagrafici (es. residenza, stato di famiglia, stato libero …)
Certificati anagrafici